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Fabriano

Città della carta

Distanza dall'hotel 10 minuti in macchina

Chi soggiorna nelle camere del nostro hotel avrà la possibilità di visitare Fabriano e scoprire le meraviglie artistiche e culturali della città. Il nostro hotel è situato a Fabriano, nella provincia di Ancona, tra le vallate verdeggianti dell’Appennino umbro-marchigiano. 

Città ricca di cultura, di bellezze architettoniche e di luoghi di interesse enogastronomico, la città che diede i natali al celebre Gentile da Fabriano, torna oggi a risplendere dei fasti del passato grazie ai lavori di ricostruzione in seguito al terremoto che ha scosso l’intera popolazione il 26 settembre 1997. 
L’origine del suo nome non è certa. Molto probabilmente è da attribuire al proprietario delle terre su cui venne fondata, Faberius, oppure potrebbe derivare dalla fusione di due termini latini faber (fabbro) e Ianus (Giano, il fiume che bagna la città).

Entrando nel centro storico, nella Piazza del Comune, si resta colpiti dall’imponenza tipica medievale del Palazzo del Podestà che, con la sua struttura a ponte, vuole rendere omaggio ai quattro quartieri della città. Bellissimi gli affreschi al di sotto dell’arcata raffiguranti battaglie, guerrieri e una figura di donna che muove una ruota della fortuna. 

La Cattedrale di Fabriano, nota anche come Chiesa di San Venanzio è il principale punto di riferimento per la comunità dei credenti fabrianese. Centro di altissimo interesse artistico la Cattedrale, costruita probabilmente nel XIV secolo e ampliata intorno al 1600, ospita al suo interno decorazioni del celebre artista Francesco Selva. Ma non si può fare a meno di ammirare i due dipinti seicenteschi di Orazio Gentileschi, pittore toscano seguace del Caravaggio: Storie della Passione e la Crocefissione. Continuando la nostra passeggiata nel centro storico ci imbattiamo nello storico Museo della Carta e della Filigrana. Fabriano, come è noto, è la capitale della carta e per rendere il giusto omaggio a questa eccellente produzione dalla tradizione secolare, si è scelto di inserire il Museo all’interno del più bel complesso monumentale della città, il Covento di San Domenico. 

Terminata la visita, tra dimostrazioni dal vivo e illustrazioni delle tecniche di produzione medievali della carta filigranata a mano, è il momento di appagare il palato facendo visita al prodotto tipico per eccellenza della città: il Salame di Fabriano. Interamente a base di carni magre suine tritate, il Salame di Fabriano ha un disciplinare di produzione molto rigida che tutti i produttori devono rispettare al fine di mantenere intatta la tradizione antichissima legata a questo salume. Le sue origini risalgono infatti alla fine del 1800, testimoniate da una lettera di ringraziamento scritta da Giuseppe Garibaldi a Benigno Bigonzetti, per aver ricevuto in dono questi nobili salami. Il Consorzio per la Produzione e la Tutela del Salame di Fabriano, istituito a tutela e rilancio della produzione del salume fabrianese, collabora inoltre alla vigilanza sull’applicazione delle leggi in materia. Diciotto i produttori associati che si impegnano, con il loro lavoro, a garantire la massima qualità del prodotto, elaborato artigianalmente senza aggiunta di conservanti, né additivi di alcun genere, asciugato con focolari e stagionato in ambienti naturali per circa tre mesi. (Giulia Nebbia)

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