
Km 38 - Dislivello in salita m. 1450 - Partenza e arrivo: stazione di Serra S. Quirico
Dalla stazione FS di Serra S. Quirico si sale in paese (2,5 km), il cui centro storico di impianto medievale – caratterizzato dalle “Copertelle”, cioè da passaggi coperti che corrono lungo le mura - merita sicuramente una visita. Da Serra S. Quirico si sale ancora, sulla SP14. Oltre il valico, dopo una modesta discesa, dal tornante (cartello “Country House Monte Murano”) si stacca a sinistra la strada bianca da cui proverremo alla fine del giro. Si prosegue perciò sulla SP14 fino al tornante sotto la rocca di Avacelli, in cui un cartello giallo indica una strada forestale e la chiesa di Sant’Ansovino . Si lascia quindi la comoda strada asfaltata per risalire la sterrata seguendo il corso del torrente. Dopo 500 m. si supera la piccola chiesa in rovina di Sant’Ansovino e si continua a salire fino al valico dove c’è un incrocio di strade forestali; si va a destra e in breve si esce sulla strada asfaltata che proviene da Avacelli. Si va a sinistra fino all’incrocio con la SP15. Attraversata la SP15 si entra nella frazione di Rocchetta, la strada diventa sentiero e sale ancora per 2,5 km. tagliando il versante sud del Colle Ameno, poi si scende, si arriva ad una radura nel bosco con incrocio di sentieri. Si va a sinistra (segnavia 107AG) fino a Capo la Villa.* Siamo di nuovo sulla SP15, andando a destra si arriva al castello di Genga poi ancora giù fino all’incrocio sul fondovalle, dove si lascia la provinciale e si seguono le indicazioni per la frazione di Cerqueto. Qui, anziché seguire l’asfalto per Pierosara, si prende a sinistra la strada bianca per Serra S.Quirico, ancora un po’ di salita e si raggiunge la stradina asfaltata che sale al monte Murano. Si prosegue in discesa su strada bianca e velocemente ci si ritrova all’incrocio sul tornante della SP14 punto d’incontro con la parte iniziale dell’itinerario, da compiere a ritroso fino alla stazione FS.
Rifugio dei Templari
Sentiero in bicicletta sulle tracce dei Templari
Questo che vi proponiamo è un bel percorso di montagna, con alcune peculiarità naturalistiche, come Valle Scappuccia, con la suggestiva chiesa dei Templari di Sant’Ansovino e i particolarissimi borghi medievali di Genga e Serra San Quirico.
Le tracce dei Templari
Attraversare con la bici questi luoghi, permette di vivere delle emozioni davvero uniche: ciascuno dei luoghi di questo itinerario meriterebbe un racconto a sé, a cominciare dal centro storico di Serra San Quirico, dove si trova, tra l’altro, la Cartoteca Storica delle Marche, che propone pregevolissime rappresentazioni del territorio regionale dal XV secolo al 1860. Ma in questo percorso potrete conoscere anche un’altra peculiarità del territorio: le tracce della presenza dei Templari, visibili soprattutto nella chiesa rurale di Sant’Ansovino di Avacelli. Se siete appassionati di quest’argomento, non potete mancare di visitare questa chiesa, situata nell’alta valle del Misa: essa rappresenta un manufatto romanico di pregiato valore sia architettonico che storico, ed è collegata a una serie di testimonianze alto-medioevali tra cui, appunto, anche la presenza dei “Cavalieri del Tempio”; di seguito, qualche accenno storico. Fondata dai Longobardi, che si erano insediati in zona nel VII secolo, per controllare il territorio che fa da spartiacque fra le valli del Sentino e del Misa, la chiesa venne dedicata al Santo vescovo Ansovino. La prima notizia certa della sua esistenza risale al 1082, ma è altrettanto sicuro che nell’area esisteva già un luogo di culto cristiano, risalente al V secolo. Nel XII secolo essa fu ceduta all’abbazia di S. Elena sull’Esino e, da questa, a un ordine cavalleresco rimasto sconosciuto. Nelle Rationes decimarum, tuttavia, risulta appartenente alla Magione Templare di Pian dell’Ospedale (toponimo legato alla parte sommatale della vallata in cui si trova la chiesa). Nel 1308, inoltre, quando Papa Clemente V ordina ai vescovi di Jesi e Fano di inquisire i Templari presenti nelle loro diocesi, vengono nominati anche quelli della “Magione di S. Ansovinii”. Da un punto di vista strutturale, dell’edificio originario restano solo la parete destra e la facciata, su cui si apre un portale con archivolto a tutto sesto. Sopra, rimane un unico elemento decorativo esterno: una lastra in pietra calcarea su cui è scolpita una croce “templare”, ovvero una croce astile con sei palle. Altri elementi originali sono le decorazioni interne, specie quelle dei capitelli dell’abside: figure di oranti, un’aquila, ornamenti di foglie e grappoli d’uva; tutti motivi tipici dell’arte romanica “barbarica”, come pure la ruota e i quadrupedi che si mordono la coda.
